26 Gennaio 2022
La stretta cessione del credito prevista dall’articolo 26 del pubblicando Decreto Legge Sostegni ter continua a suscitare le proteste degli operatori dell’edilizia, dell’impiantistica e della serramentistica, associazioni in primis. Senza trascurare il mondo dei progettisti (qui) che non hanno lesinato critiche puntuali. Vedi i durissimi rilievi, che condividiamo, a certi general contractor molto garibaldini e ai mancati controlli dell’Agenzia delle Entrate… prima che scappassero i buoi.
Giunge ora in redazione una nota di Anfit che protesta contro la stesura di venerdì pomeriggio dell’articolo 26, quella approvata dal Governo. Come noto, alcuni partiti al governo stanno tentando di riscriverla. Il che pare fatica assai improba.
La nota dell’associazione per la tutela della finestra Made in Italy aggiunge nelle tre righe finali qualcosa di più e molto interessante, ciò che altri enti e associazioni non potevano dire:
“vogliamo con forza ribadire che l’operatività di Anfit ed il suo servizio di gestione crediti erogato tramite Anfit srl rimane piena ed invariata senza subire nessun effetto prodotto dalle modifiche dell’articolo 26 del Decreto Legge Sostegni Ter”.
Flussi di crediti e liquidità
Questo passaggio finale è estremamente importante per quella grande parte del mondo del serramento, produttori e rivenditori, che ha clienti che hanno usufruito dello sconto in fattura e della cessione del credito. Un mondo che dal 12 novembre si trova nelle ambasce perché molte piattaforme hanno chiuso i rubinetti del credito. Vuoi per la mancanza di visto di conformità e di asseverazione obbligatori da quella data nel caso di sconto in fattura e cessione del credito vuoi per la paura del cessionario di trovarsi immischiato in storie di malaffare, rare peraltro, come è capitato a chi è stato ingenuamente molto generoso senza troppo verificare.
Rubinetti chiusi
I rubinetti della liquidità li ha chiusi il primo e maggior erogatore di crediti nel settore serramenti. E questo fin dal 12 novembre. Ci sono rivenditori e produttori di serramenti con 5-6 e perfino 700 mila euro in sospeso da allora. In questo quadro, rassicura Anfit, gli utenti del servizio di gestione crediti di Anfit hanno continuato ad usufruirne delle prestazioni. Dei tre cessionari utilizzati due hanno continuato l’operatività e quindi hanno continuato ad erogare, in cambio dei crediti, liquidità a rivenditori e serramentisti. Ben per loro!
Qui sotto il comunicato di Anfit sulla stretta cessioni del credito
Qui l’accordo di Anfit con Crédit Agricole. In precedenza Anfit aveva stretto un accordo con Banca Intesa e prima ancora con EnelX
a cura di Ennio Braicovich
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