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Un patrimonio da salvare: l’impegno per un’edilizia sostenibile e sicura
28/11/2024
Presentato il documento “Un patrimonio da salvare”, una proposta condivisa da 25 associazioni e operatori del settore edilizio, dei consumatori e della tutela ambientale. L’obiettivo è promuovere una politica strutturata per la riqualificazione degli edifici, incentrata sull’efficienza energetica e sulla sicurezza.
Il documento è stato presentato congiuntamente da Adiconsum, AEM – Associazione Energy Managers, AiCARR, AIPE, Altroconsumo, Anfit, ANING – Associazione Nazionale Ingegneri, Anit, Anpe, ARSE, Assocond CO.NA.FI, Assovernici, Gruppo pitture e vernici Federchimica-Avisa, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, Cortexa– Eccellenza nel Sistema a Cappotto, Federcomated, Federazione Filiera Legno, F.I.V.R.A., ISI Ingegneria Sismica Italiana, Legambiente, Kyoto Club, Rete Professioni Tecniche, Renovate Italy e Rete Irene.http://www.anfit.it/
Un sodalizio di 25 soggetti che coinvolgono, da una prima stima, oltre 430mila consumatori,150mila lavoratori, 600mila professionisti, 8mila imprese e 410 industrie di produzione.
Consumo energetico ed emissione gas serra dagli edifici
Il testo sottolinea l’urgenza di agire: il 40% del consumo energetico dell’Unione Europea e il 36% delle emissioni di gas serra derivano dagli edifici. Partendo da questi dati, le associazioni richiedono una mappatura del patrimonio edilizio italiano per identificare le necessità di intervento e avviare un Piano Nazionale di Ristrutturazione, da completare entro il 2025, in linea con la Direttiva Europea EPBD4.
Proposte concrete per il futuro
Tra le misure suggerite, si evidenzia la necessità di:
Il documento richiama inoltre l’importanza di integrare la sicurezza strutturale degli edifici con l’efficientamento energetico, unendo obiettivi ambientali e resilienza.
Risorse finanziarie dedicate
Le associazioni fanno appello al Governo per negoziare a livello europeo finanziamenti dedicati, a basso costo e con schemi di accesso semplici. Questo permetterebbe di coinvolgere anche la finanza privata, necessaria per garantire una ristrutturazione su larga scala.
Un invito aperto
Il documento è aperto a nuovi contributi e adesioni, con l’intento di ampliare il dialogo e coinvolgere tutti i soggetti interessati, dai consumatori ai professionisti, passando per le imprese e le istituzioni.
Per maggiori informazioni e adesioni, contattare Valeria Erba (valeria.erba@anittep.it) o Evy Lai (evy.lai@reteirene.it).