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Esclusione serramenti metallici. Finco preme su Ministero

Lettera del direttore generale di Finco Angelo Artale alla Segreteria Tecnica del Ministero dello Sviluppo economico: “E’ un atto discriminatorio che produce una grandissima distorsione sul mercato”

L’esclusione dei serramenti metallici dalla fase di piccola apertura che inizia domani 14, come previsto dal DPCM 11 aprile, suscita la presa di posizione di Finco, Federazione delle Imprese per le Costruzioni, che appoggia pienamente da protesta di Unicmi.

L’associazione dell’involucro e degli infissi metallici aveva reagito immediatamente dopo la pubblicazione del DPCM in Gazzetta Ufficiale richiedendo che la produzione di serramenti in acciaio e in alluminio fosse ammessa alla apertura (vedi news).

Dopo aver ricapitolato l’incredibile vicenda dei codici Ateco ammessi ed esclusi dalla ripartenza del 14 aprile (in sintesi, sì alle produzioni di infissi in legno e in pvc, no a quelle di infissi in acciaio e in alluminio) nella lettera al Capo della Segreteria Tecnica del Ministero dello Sviluppo economico Daniel De Vito il direttore Artale spiega: “Naturalmente la Federazione – pur essendo stata fin dal primo momento fautrice di una linea di prudenza circa la riapertura delle attività – non ha alcuna specifica motivazione contraria all’inserimento, fra le attività che possono operare , di quelle relative ai codici della filiera del legno e del pvc e, quindi, degli infissi in tali materiali. Ritiene però assolutamente discriminatorio escludere dallo stesso elenco i codici della filiera dell’alluminio e dell’acciaio e dei relativi serramenti. Tale decisione (probabilmente involontaria) rischia infatti di produrre una grandissima distorsione sul mercato penalizzando una filiera di PMI italiane rispetto ad altre omologhe filiere”.

Eppure la Federazione aveva già richiesto con nota del 7 aprile 2020, protocollo 37/bis 020, indirizzata al Ministro dello Sviluppo Economico l’inclusione della voce Ateco 25.1, ovvero la produzione di serramenti metallici, richiesta che però non è stata accolta.

“L’immediato inserimento delle attività afferenti al codice 25.12.10 – ribadisce Artale – è dunque necessario innanzitutto per riparare un vulnus ingiustificabile ma anche per non frantumare gli aspetti sistemici interfiliera riguardanti produzioni e servizi comunque indispensabili, oggi per servizi essenziali (manutenzione e/o installazione di prodotti per ospedali, RSA, etc.) e nell’immediato futuro per la ripresa dell’intero comparto delle costruzioni. Inoltre, la riapertura delle attività, soprattutto della parte produttiva, consentirebbe di colmare il gap creatosi sulle commesse in corso in modo da essere completamente operativi al momento in cui si potrà anche collocare i prodotti nei cantieri italiani e internazionali”.

Ora si attende un gesto riparatore del Mise da parte del settore dei serramenti metallici che, come sottolinea Unicmi, che rappresenta un fatturato di oltre 2,1 miliardo di euro, un tessuto di oltre 15.000 aziende e oltre 80.000 occupati.

Finco, Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni e la Manutenzione, aderente a Confimi Industria, raggruppa 40 Associazioni, che rappresentano fra gli altri, i settori: restauro storico e dei monumenti; energie rinnovabili (biomassa, geotermia e idroelettricità), carpenteria metallica, serramenti, coperture, impiantistica (termica, elettrica e telefonica), giunti antisismici, elementi in lamiera performanti per collegamento strutture in legno, lattoneria edile metallica, barriere antirumore, ponteggi, indagini geognostiche, dispositivi anti caduta, segnaletica di sicurezza stradale, facciate continue e ventilate, caminetti e stufe per l’interno, sistemi costruttivi industrializzati e prefabbricati, protezioni solari e automazioni, portoni basculanti, sistemi frangisole integrati in facciata, sistemi e componenti per la protezione esterna e per l’oscuramento, tende tecniche, zanzariere, sistemi antincendio, scudi solari, sistemi zenitali, facciate continue, finestre in alluminio e pvc, porte e cancelli, tapparelle, sistemi di copertura, pluviali e grondaie, scossaline, società di amministrazione condominiale, imprese per la costruzione e la manutenzione del verde…

Tra le Associazioni che fanno parte di Finco si annoverano Acmi, Anfit, Assites e Unicmi.

a cura di Ennio Braicovich

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