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Superbonus 110%, un emendamento al DL Rilancio per far riprendere a lavorare le PMI da subito

Le proposte delle Associazioni di categoria a governo e parlamento per emendare il DL “Rilancio”

[26 Maggio 2020]

Superbonus 110% Un emendamento al DL Rilancio per far riprendere a lavorare le PMI da subito

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto legge n.34/2020 “Rilancio”, che contiene agli articoli 119 e 121 il Super ecobonus 110% e la disciplina della cessione del credito Acmi, Anaci, Anfit, Apps, Assites, Assofrigoristi, FLA-Assotende, Assovetro, CNA Produzione, Consorzio LegnoLegno, FLA-EdilegnoArredo, Finco, Fiper, Fisa, Pile e Unicmi, le Associazioni di categoria italiane rappresentative del settore dei prodotti e degli impianti per la riqualificazione energetica, «Constatata la flebilissima domanda di cambiare serramenti e schermature da parte delle famiglie italiane (ancora impaurite dalle implicazioni sanitarie ed economiche derivanti dalla pandemia Covid19)», propongono al Governo e al Parlamento «Un emendamento, che se sarà accolto, renderà sostenibili e appetibili da parte dei consumatori anche i singoli interventi (ovvero quelli che in massima percentuale dal 2007 ad oggi avevano permesso un grande risparmio energetico al paese, attualmente esclusi dall’articolato del superbonus) compreso le sostituzioni di serramenti e di schermature solari».

Ecco le proposte che saranno inviate, in un unico emendamento, al Governo e al Parlamento perché le prendano in considerazione durante l’iter di conversione in Legge del DL “Rilancio”: «Aumento al 70% dell’aliquota di detrazione prevista per i singoli interventi di sostituzione di infissi o schermature solari in luogo dell’attuale 50% dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021; Abbassamento a 5 annualità del recupero del credito anche per i singoli interventi in luogo delle 10 previste, equiparando la normativa a quanto previsto per gli interventi di riqualificazione complessiva inseriti nel superbonus del 110%. Cinque annualità sia nel caso di recupero fiscale diretto da parte del committente dell’intervento, sia da parte di soggetti terzi, in caso di cessione del credito o di sconto in fattura».

In una dichiarazione congiunta le Associazioni di categoria sottolineano che «Per senso di responsabilità nei confronti del Bilancio dello Stato, per motivazioni di equità (massimo accesso al provvedimento da parte delle famiglie italiane e conseguentemente lavoro per il numero più ampio possibile di PMI) e affinché le modifiche proposte non producano maggiore spesa erariale l’intero sistema industriale italiano del settore dei prodotti e degli impianti per la riqualificazione energetica propone che per gli interventi di sostituzione di serramenti che accederanno alle detrazioni del 70%, il valore massimo di detrazione per ciascuna unità immobiliare sia abbassato a 30.000 euro in luogo dell’attuale tetto di spesa fissato in 60.000 euro. Confidando che Governo e Parlamento accolgano queste proposte volte ad assicurare lavoro in tempi brevi anche a migliaia di PMI, scongiurando la loro sofferenza economica e il rischio di licenziamenti, le Associazioni terranno costantemente informati i propri Soci e gli operatori di mercato sui prossimi sviluppi».

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