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Edilizia. Oggi al MiSE si insedia Tavolo di crisi

Oggi prima riunione del Tavolo di crisi per l’edilizia al Mise-Ministero dello Sviluppo Economico. A lungo sollecitato da numerose associazioni del settore, Ance in primis, e dai sindacati il Tavolo di crisi affronterà il nodo della situazione drammatica della nostra edilizia per individuare politiche, strumenti e misure di medio e lungo periodo a sostegno del settore e delle imprese. Anche i piccoli segnali di positività (vedi news) che si registrano da qualche tempo non bastano a cancellare la dimensione drammatica della crisi riassumibile in tre dati: perdita secca di un terzo della produzione edilizia, perdita di un terzo degli occupati diretti (600 mila addetti) cui occorre aggiungere la perdita di altri 300 mila addetti occupati nelle industrie e nei servizi della filiera delle costruzioni.

Proprio ieri il ministro Stefano Patuanelli intervenendo alla Camera dei Deputati per l’informativa sulle crisi aziendali (ex ILVA, Alitalia…) e parlando degli effetti della crisi ha detto che: “credo che uno dei settori che ha conosciuto la maggior morte di piccole aziende e imprese è quello dell’edilizia. Convochiamo il tavolo di crisi del settore edilizia al MiSE per cercare di capire assieme alle imprese del Settore delle costruzioni quali possono essere gli strumenti da mettere in campo come Governo per tutelare i piccoli imprenditori in un settore così importante, che rappresenta una delle colonne portanti del nostro sistema produttivo.
Parimenti sento il peso delle vite di quei lavoratori che a causa della crisi hanno perso il posto: non è facile gestire situazioni di questo genere perché significa dover fare quotidianamente i conti con l’esistenza di tanti cittadini e delle loro famiglie”.

Commentando l’apertura del Tavolo di crisi per l’edilizia Ance fa sapere che esso dovrà rappresentare “la partenza di un percorso che dovrà portare in tempi brevi a risultati tangibili, che dovranno essere attentamente e costantemente verificati. Un’occasione che non può e non deve essere sprecata e che vede tutto il settore pronto a fare la propria parte, in modo unitario e compatto, per superare criticità ormai incancrenite e riuscire finalmente a invertire la rotta”.

Solo un mese il presidente di Ance aveva denunciato per l’ennesima volta il blocco delle opere. In totale 749 per 62 miliardi di euro. Tra le opere bloccate scuole, ospedali, strade e opere di messa in sicurezza del territorio.

Tra le associazioni convocate al Tavolo di crisi per l’edilizia vi è Finco, la Federazione delle Imprese per le costruzioni di cui sono socie Acmi, Anfit, Assites e Unicmi. Al Tavolo partecipano anche i sindacati.

a cura di Ennio Braicovich

 

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