Un’ampia e ricca gamma di temi ha contrassegnato l’assemblea dell’associazione delle tende e schermature solari afferente a Finco: bonus edilizi, green pass, prezzi delle opere, fiere estere e, importantissimo, la sicurezza sul lavoro. E tante notizie di prima mano sui lavori parlamentari sul futuro dei bonus edilizi.
Certamente i bonus edilizi sono stati al centro di tutte le attenzioni, grazie anche alla presenza di due parlamentari particolarmente coinvolte nel problema: Manuela Gagliardi e Patrizia Terzoni, entrambe della VIII Commissione (Ambiente Territorio e Lavori Pubblici) della Camera dei Deputati. L’atmosfera era di grande attesa, nonostante la manifestazione fosse solo online. Del resto, si sa, non è bello arrivare a fine anno e non avere ancora la certezza se il superbonus sarà prorogato al 2023. Un provvedimento che sta rappresentando un volano positivo, ha affermato, introducendo i lavori, Fabio Gasperini, presidente di Assites. Analogamente, ancora oggi non si sa se l’ecobonus 50% verrà prorogato. Anche qui il bilancio è nettamente positivo per il settore delle schermature solari che rappresenta il 16,3% degli interventi ecobonus e solo il 3,5% delle spese per lo Stato.
Cabina di regia Assites
Nonostante questi inciampi, c’è fervore nel settore, confermato anche dal riscontro del progetto di sviluppo internazionale CaseItaly e della sua più recente tappa Big Five di Dubai (30 i partecipanti) a inizio settembre. CaseItaly è un progetto, ha evidenziato Gasperini, frutto dell’intesa di quattro associazioni Finco – Acmi, Anfit, Assites e Pile – nato per favorire l’internazionalizzazione delle piccole aziende. L’obiettivo è di diffondere, far conoscere, apprezzare e valorizzare, le caratteristiche del prodotto Made in Italy e la specializzazione dei produttori italiani.
A questo inquadramento sono seguiti, moderatore il direttore generale Angelo Artale, gli interventi dei relatori. L’on. Terzoni, 5 Stelle, ha ripreso il tema dei bonus dicendosi certa delle proroghe, sia del 110% che del 50% “anche se noi parlamentari non ne sappiamo moltissimo”. Tutto il Parlamento è però d’accordo. I bonus edilizi per il patrimonio immobiliare del nostro paese servono anche a impedire nuove costruzioni e conseguente consumo di suolo. Nel frattempo la VIII Commissione sta già lavorando al post Superbonus.
Una delle ipotesi che sta avanzando è una rimodulazione del 110% al ribasso, la detrazione al 75% per le pompe di calore, 80% per interventi pompe di calore + cappotto. Il 110% rimarrebbe solo interventi di sisma bonus più energie rinnovabili. Nessun accenno a schermature solari e serramenti. In ogni caso l’insieme delle agevolazioni per l’edilizia necessita di un riordinamento e di una programmazione a medio-lungo termine. In questo modo i prezzi dei componenti edilizi, che sono un problema, potrebbero scendere. Sul caro prezzi l’on. Terzoni ha osservato, tra il compiacimento generale, come occorra anche un meccanismo di revisione prezzi per i lavori privati al pari di quanto è stato fatto per gli appalti pubblici.
Anche secondo l’on. Manuela Gagliardi di Coraggio Italia, i bonus proseguiranno. Nel NaDef, la nota di aggiornamento al DEF, il ministro Daniele Franco ha manifestato l’intenzione di voler proseguire, senza però precisare tempi e risorse.
Altro tema forte è stato il Green Pass, affrontato da Flavio Lorenzin, vicepresidente di Confimi. Secondo Lorenzin solo il 70% dei lavoratori delle 40 mila aziende associate possiede il passaporto sanitario. Dopo aver osservato che in 18 mesi di pandemia vi sono stati pochissimi casi di contagio all’interno delle aziende, il Green Pass così come è stato congegnato pone diverse problematiche di applicazione. La speranza è che i controlli non blocchino la forte ripresa di tutti i mercati.
I bonus sono riemersi come fiumi carsici nell’intervento scoppiettante dell’ing. Francesco Burrelli, presidente di Anaci, associazione degli amministratori condominiali. In sostanza, il più grande committente privato d’Italia. In numeri: 1 200 000 condomini, il 75% dei quali è in classe energetica G. Spendono tra 110 e 120 miliardi in manutenzione tra ordinaria e straordinaria. Un settore legato strettamente all’edilizia dove oggi mancano 260 mila maestranze. Il che significa dover rinviare almeno al 2025 le scadenze del Superbonus. Quanto al futuro dei bonus, Burrelli è stato lapidario, raggelando per un attimo l’audience: il 50% è destinato a scendere al 36%, il 90% al 75%. E scenderà pure l’attuale 110%. Discese non previste né per oggi né per domani ma ben possibili sul medio-lungo termine alla luce dei conti dello Stato.
Un doveroso accenno di Burrelli ai problemi di sicurezza sul lavoro in facciata è stato colto a volo da Leonardo Casamonti, noto volto del settore. È stata un’occasione per richiamare progettisti ed amministratori all’esigenza e all’urgenza di inserire un piano-progetto di sicurezza prettamente legato all’attività di installazione e ristrutturazione in quota.
Con questo importante accenno alla sicurezza chiudeva la parte pubblica dell’assemblea di Assites, un’associazione che conta 62 membri. Non enorme, quindi, ma certamente fiera di aver dato il proprio contributo per includere le schermature solari nell’ambito delle detrazioni per l’efficienza energetica.
Rimane sempre diffusa l’amarezza di aver visto, anni fa, scendere le detrazioni fiscali dal 65% al 50%. Un’amarezza condivisa con i colleghi del mondo del serramento. Per entrambi permane però sempre viva la voglia di battersi per tornare al 65%. Un fatto che non si può escludere a priori nell’ambito del prossimo riordinamento dei tanti bonus edilizi.
a cura di Ennio Braicovich