Le associazioni di categoria chiedono una proroga almeno fino al 2023, indispensabile per non far fallire la misura
Giovedì 22 Luglio 2021
A chiederlo sono le associazioni di settore che, in un comunicato congiunto richiamano l’importanza di avere subito certezze a lungo termine.
Proroga Superbonus: non si può attendere la legge di Bilancio 2022
Attendere la legge di Bilancio 2022, si legge nel documento, provocherebbe il blocco del mercato. Alimentando una situazione disastrosa per i cantieri e progetti in corso, che potrebbero essere bloccati o mal realizzati.
L’impulso al settore delle costruzioni è inoltre strettamente legato all’opportunità di scontare subito o avere il credito in brevissimo termine. Quindi è indispensabile che si seguano le stesse scadenze anche per l’opportunità della cessione del credito o dello sconto in fattura (previsto dall’art.121 del DL 34/2020 convertito con la Legge 77/2020).
“Tolta questa possibilità si tornerebbe ai numeri pre-DL34 rilancio, meno incisivi sul mercato e sull’ambiente – spiegano le Associazioni. Speriamo che questa richiesta possa essere compresa e accettata dal Governo per non vanificare i risultati di un provvedimento che avrebbe potuto incidere davvero positivamente nella nostra economia.”
A sostenerlo sono le principali Associazioni di rappresentanza di molteplici settori produttivi:
Le attuali scadenze
Le attuali scadenze (confermate nella legge di conversione del DL59/2021 e dal Consiglio Europeo) prevedono:
La questione dei rincari dei materiali edili
La corsa a rispettare scadenze così brevi ha risvolti profondamente negativi anche per la carenza di materiali con allungamento dei tempi delle forniture. E anche un ulteriore aumento dei prezzi che sta già bloccando progetti che non rientrano più nei massimali e nella verifica di congruità.
“Questa situazione è già in atto – precisano le Associazioni – oggi infatti la scarsità di materiali e materie prime comporta l’attesa di minimo 4 mesi per la fornitura di prodotti e sistemi nonché dei ponteggi e delle opere accessorie. Non va dimenticato che gli interventi potenzialmente coperti dal superbonus sono sostanziali e richiedono anche tempi mediamente lunghi di progettazione e fattibilità. Senza contare che le opere di riqualificazione energetica di involucro vengono normalmente eseguite in periodi non troppo freddi, quindi su 12 mesi ne restano 8.”
Parimenti cresce la difficoltà di attivare la cessione del credito o lo sconto in fattura. Opportunità fondamentali che devono andare di pari passo con i contratti e che quindi devono avere le stesse scadenze del provvedimento incentivante.