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Assemblea Anfit. La “politica del fare”

 

 

 

 

L’assemblea annuale di Anfit, Associazione nazionale per la tutela della finestra made in Italy, svoltasi a Bergamo lo scorso 9 maggio, si è aperta con la relazione del presidente Marco Rossi – sui risultati raggiunti dall’Associazione nell’ultimo anno e sui progetti che caratterizzeranno il biennio il 2024-2025 -, a cui è seguito un intenso e costruttivo dibattito interno. A quello del presidente, sono seguiti gli interventi del consigliere Germano Agostini e di Dario Poletti, responsabile dell’Ufficio Tecnico.

La giornata si è sviluppata in due fasi: la mattinata è stata riservata ai soli Associati, mentre il pomeriggio l’assemblea è stata aperta al pubblico, che ha visto la partecipazione di esperti del settore, figure politiche e della stampa. L’Assemblea pubblica è stata un’occasione di confronto con le istituzioni sui temi caldi della rigenerazione urbana (aree dismesse) e la riqualificazione del patrimonio immobiliare alla luce della Direttiva Europea Epbd, grazie alla partecipazione del Parlamentare europeo Massimiliano Salini e del già consigliere regionale lombardo Gabriele Barucco.

 

Marco Rossi (foto Anfit)

 

«Una bella Assembleamolto partecipata in cui sono stati trattati diversi argomenti e molto si è dibattuto tra di noi. Un dibattito costruttivo che fa bene all’Associazione. Anfit è in progressiva crescita: oggi conta quasi 300 associati iscritti, con una crescita esponenziale fra tutte le tipologie di associati, dai produttori ai sostenitori, agli installatori. Quest’ultimo è un mondo molto particolare, a cui bisogna riuscire ad offrire soluzioni che agevolino il lavoro. Così facendo riusciamo ad essere attrattivi e rispondenti a quelle che sono le dinamiche del mercato. Oggi Anfit è l’associazione del nostro settore più partecipata a livello nazionale, nonché la più attiva, con continue azioni nei confronti delle istituzioni e offerte di servizi che diamo agli associati. Anche la presenza oggi di due esponenti del mondo politico è stata fondamentale. Non è la prima volta che accade. Quest’anno ho preferito portare un’esperienza regionale e un’esperienza europea perché i temi della rigenerazione urbana e della casa green ci toccano da vicino. Tutto questo fa parte della politica del fare. I prossimi passi di Anfit saranno quelli di continuare ad offrire servizi agli associati, come la cessione del credito, l’accompagnamento con seminari sulla trasformazione delle aziende con particolare riferimento ai consumi energetici e quindi la trasformazione delle aziende in realtà sostenibili. Saremo attenti alle iniziative intorno al green building e a ciò che potrà succedere. Ad esempio, mi riferisco alla possibilità di un conto energia, come lo definisco io in modo più semplice, anche sul privato. L’Associazione potrà creare joint-venture con le Esco o, se sarà necessario, anche creare società Esco a partecipazione Anfit per tutelare la nostra filiera. Sicuramento su questo faremo una comunicazione attiva mantenendo vigile l’attenzione sui tavoli romani partecipando a tavoli di confronto.” Marco Rossi, presidente Anfit

 

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