ANFIT, Associazione nazionale per la tutela della finestra Made in Italy, segnala un episodio gravissimo a tutto sfavore dei produttori italiani, di quelli esteri residenti in Italia e con conto bancario nel nostro Paese e di quelli non residenti ma con conto bancario in Italia.
Ai Signori Onorevoli
camera_protcentrale@certcamera.it
All’Illustrissimo Signor Ministro
al Ministero dello Sviluppo Economico
Dott.ssa Federica Guidi
segreteria.capogabinetto@sviluppoeconomico.gov.it
All’Illustrissimo Signor Ministro
al Ministero dell’Economia
Dott. Pier Carlo Padoan
segreteria.capogabinetto@tesoro.it
All’Illustrissimo Signor Direttore
dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Dott. Edoardo Francesco Mazzilli
edoardofrancesco.mazzilli@agenziadogane.it
Ferrara, 11 marzo 2016
Ogg.: Detrazioni fiscali del 50% (Bonus Casa) e del 65% (Bonus Energia) – Ritenuta d’Acconto 8% sui bonifici dei contribuenti – Trattamento iniquo dei produttori italiani ed esteri residenti in Italia a favore di produttori stranieri non residenti e senza conto bancario in Italia.
ANFIT, Associazione nazionale per la tutela della finestra Made in Italy, segnala un episodio gravissimo a tutto sfavore dei produttori italiani, di quelli esteri residenti in Italia e con conto bancario nel nostro Paese e di quelli non residenti ma con conto bancario in Italia. Riguarda la ritenuta d’acconto dell’8% sui bonifici bancari e postali dei contribuenti che eseguono lavori di ristrutturazione della casa e di risparmio energetico e che richiederanno per tali lavori le detrazioni IRPEF rispettivamente del 50% e del 65%.
Come noto da tempo il Governo ha imposto su tali bonifici una ritenuta d’acconto che con la Legge di Stabilità 2015 è stata portata dal 4% all’8%. Tale ritenuta rappresenta una importante sottrazione di liquidità per tutte le imprese dell’edilizia che eseguono i lavori sopra citati. Tuttavia esiste una categoria di produttori che elude la ritenuta d’acconto. Si tratta dei fornitori stranieri che operano in edilizia, che non sono residenti e non hanno conto bancario in Italia. Essi possono emettere fattura per i lavori eseguiti che verrà portata in detrazione dal contribuente mentre all’atto del versamento del bonifico essi riceveranno l‘intero importo senza la ritenuta d’acconto dell’8% a differenza dei produttori italiani e di quelli esteri con conto corrente bancario in Italia. Di questa paradossale situazione ha dato conto il 7 marzo 2016 l’autorevole quotidiano economico IlSole24Ore nella rubrica L’Esperto risponde n. 844 qui riportata in allegato. ANFIT denuncia tale disparità di trattamento che rappresenta non solo una palese iniquità ma anche una violazione del principio di parità dei diritti e doveri dei soggetti fiscali operanti in Italia e una brutale distorsione delle regole del mercato a tutto svantaggio della produzione nazionale e di quella estera operante nelle regole. In una situazione di permanenti difficoltà del settore edilizio e in cui i bonus fiscali del 50% e del 65% rappresentano una vitale boccata d’ossigeno per il comparto, chiediamo di rivedere con urgenza i meccanismi che consentono tale trattamento differenziale e di eliminare fin da subito il diritto alle agevolazioni fiscali del Bonus Casa e del Bonus Energia per i contribuenti che ricorrono a prodotti e servizi di imprese non residenti e non dotate di conto bancario in Italia.
LAURA MICHELINI, Presidente ANFIT