BOZZA DIRETTIVA UE “CASA GREEN” E CLASSI ENERGETICHE MINIME PER GLI EDIFICI

Il tema della riqualificazione energetica degli edifici negli ultimi anni è diventato sempre più di attualità. La reclusione forzata del 2020-2021 con la riscoperta del confort termico domestica, l’aumento dei costi energetici e gli effetti delle Direttive Europee hanno tutti contribuito a spingere in tale direzione.

In relazione all’ultimo aspetto, a fine 2021 (clicca qui) si era scatenata una forte polemica polito/sociale in merito alla possibilità di introdurre penalizzazioni su affitti/compravendite immobiliari in relazione agli edifici meno performanti. Questa indicazione era contenuta nella bozza di un testo europeo, ma il clamore a riguardo si sgonfiò rapidamente.

In questi giorni il tema è tornato d’attualità in quanto è attualmente al vaglio del parlamento europeo una proposta di revisione della Direttiva in materia avete lo scopo di “cancellare” gli edifici maggiormente energivori dal parco edilizio in tempi contingentati. Nello specifico il punto più dibattuto riguarda l’obbligo del raggiungimento della classe energetica E entro il 01/01/2030, per poi arrivare alla classe energetica D entro il 01/01/2033.

Premesso che il documento non disciplina le sanzioni e demanda ai singoli stati la definizione dello loro entità, il rispetto di tali vincoli risulta difficilmente compatibile con la realtà edilizia italiana, in cui gli edifici energeticamente meno performanti sono ancora la larga maggioranza.  

Tutto ciò rientra nella strategia più complessiva in materia di efficientamento energetico degli edifici che dovrebbe portare a un parco a emissioni 0 nel 2050.

Monitoreremo il percorso di questo documento con molta attenzione: il prossimo step è fissato per il 9 febbraio, con l’esame della Commissione Energia del Parlamento Europeo.

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