Il Sottosegretario al MEF Freni, rispondendo a una interrogazione in merito, apre alla proroga del Superbonus110% per gli edifici unifamiliari.
Il fatto che le continue modifiche del quadro normativo in relazione a cessione del credito, asseverazioni, procedure, etc. abbiano ingessato il mercato dell’edilizia negli ultimi mesi è risaputo (clicca qui per un breve riassunto). Ciò ha particolarmente danneggiato il segmento legato alla riqualificazione degli edifici unifamiliari, per il quali il Superbonus110% scade il 30/06/2022, o al più il 31/12/2022 a patto di aver eseguito il 30% dei lavori entro il 30 giugno.
Sulla base di ciò si sono levate numerose voci per richiedere la proroga di tali scadenze, il cui rispetto è messo a rischio non da scorrettezze lato cliente/impresa, ma dall’operato del legislatore.
Fino a ora tali richieste sono rimaste inascoltate, ma la recente risposta all’interrogazione 5/07776 ha aperto un notevole spiraglio in merito.
L’interrogazione, rivolta alla VI Commissione Finanze, ha proprio riguardato questo aspetto, aggiungendo anche il tema dei ritardi nell’approvvigionamento dei materiali edili necessari per effettuare i lavori, e richiamando anche l’accoglimento da parte del governo dell’ordine del giorno 9/3522/62, con il quale si è impegnato “a valutare di rivedere i termini di scadenza attualmente previsti al prossimo giugno, così da consentire per gli interventi su edifici unifamiliari un periodo di tempo più congruo entro il quale è possibile beneficiare dell’agevolazione esistente“. L’interrogazione ha quindi chiesto lumi in merito all’adozione di tali misure di proroga.
Il Sottosegretario al MEF Federico Freni ha risposto all’interrogazione assicurando che la proroga della scadenza del Superbonus110% per gli edifici unifamiliari, compatibilmente con le analisi dei competenti uffici dell’Amministrazione finanziaria e degli altri Dicasteri interessati, verrà affrontata nel primo provvedimento utile dopo l’approvazione del Documento di economia e finanza (DEF) 2022.
Ciò significa che il tema verrà trattato presumibilmente a inizio maggio, ma la risposta all’interrogazione è stata considerata positiva, in quanto rappresenta una prima vera apertura alla proroga che fino a ora era sempre stata esclusa.
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