A Erchie nel Brindisino, alla scuola elementare Deledda, una finestra cade addosso a un bambino e allora? cosa si fa? Si inchioda
Erchie, piccolo comune della provincia di Brindisi. Qui, giovedì 22 novembre, in un’aula della scuola elementare Grazia Deledda, una finestra cade sulle spalle di un bambino.
“Pare che le cerniere della finestra abbiano ceduto” recita la parlamentare pentastellata Anna Macina, la quale, la mattinata seguente ha eseguito un sopralluogo accompagnata dai Carabinieri e dai rappresentanti della scuola. È stato appurato che in quasi tutte le classi dell’istituto elementare le finestre erano stato inchiodate al muro per evitare che succedesse quello che poi è accaduto.
La stessa identica situazione – ha aggiunto la parlamentare – è stata riscontrata per buona parte degli altri infissi presenti nei corridoi della scuola. Inchiodando le finestre si sarà anche “impedito” il crollo delle stesse, ma si pure evitato il ricambio dell’aria all’interno dell’edificio! Quando, invece, le norme igienico-sanitarie raccomandano di arieggiare frequentemente i locali, evitando i luoghi affollati e chiusi per scongiurare il rischio di proliferazione batterica, soprattutto nel periodo invernale quando il riscaldamento è acceso.
Impossibile dunque arieggiare le aule della scuola dove i bambini stanno chiusi dalle 4 alle 5 ore al giorno. Inoltre la stessa Anna Macina ha dichiarato, inoltre, che al primo piano dell’edificio l’uscita di emergenza sia inutilizzabile in quanto rotta la serratura. [In caso di emergenza?]
Ma non finisce qui. L’entrata posteriore, da dove accedono alcune classi sia per l’ingresso che per l’uscita è scivolosa e non in sicurezza.
Conclusione: “Ad oggi questa è la situazione nella quale qualcuno vorrebbe che i piccoli alunni frequentassero, murati nelle classi. Piuttosto che provvedere nell’immediatezza alla manutenzione degli infissi, garantendo la possibilità di aprire le finestre per il riciclo dell’aria, si inchiodano – aggiunge – E dall’uscita di emergenza al primo piano che non può essere utilizzata? In caso di emergenza quale la via di fuga per i bambini delle classi al primo piano? Eppure ricordo bene due anni fa – conclude – alla riapertura del plesso lo stendardo che campeggiava all’ingresso della Deledda: Benvenuti nella vostra nuova scuola!.. Certo, come no! Con una finestra che cade su un bambino a cui si pone rimedio inchiodando gli infissi che, evidentemente, potevano cadere su ignari scolari”.
Non è certo il primo e, purtroppo non sarà l’ultimo caso di malascuola che coinvolge i serramenti e rende la sostituzione dei vecchi e pericolosi infissi negli edifici scolastici una assoluta priorità.
Da La Gazzetta del Mezzogiorno
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