Si parte a settembre. La comunicazione all’Enea sui lavori ordinari di ristrutturazione, pensata per misurare l’impatto energetico degli interventi effettuati in casa, inizia a prendere spazio sul calendario. Lo spiegano dalla Task force Enea per le detrazioni fiscali: il nuovo adempimento, che fino a qualche giorno fa sembrava uscito dai radar, è pronto a decollare subito […]
Si parte a settembre. La comunicazione all’Enea sui lavori ordinari di ristrutturazione, pensata per misurare l’impatto energetico degli interventi effettuati in casa, inizia a prendere spazio sul calendario. Lo spiegano dalla Task force Enea per le detrazioni fiscali: il nuovo adempimento, che fino a qualche giorno fa sembrava uscito dai radar, è pronto a decollare subito dopo l’estate.
La legge di Bilancio
La novità è prevista dalla legge di Bilancio 2018 (205/2017, articolo 1, comma 3). E, almeno all’inizio, è stata presa decisamente sottogamba. La manovra, nel ritoccare come ogni anno le detrazioni per i lavori di ristrutturazione in casa, aveva infatti disposto l’estensione generalizzata dell’obbligo di comunicazione all’Enea delle «informazioni sugli interventi effettuati», analogamente «a quanto già previsto in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici». In pratica, bisognerà effettuare, per tutti gli interventi di recupero edilizio, un invio di dati simile a quello che oggi viene fatto per l’ecobonus. Questo servirà a monitorare in maniera più analitica gli effetti delle opere realizzate.
Le novità in arrivo
Dall’Enea spiegano che l’infrastruttura necessaria a sostenere il nuovo adempimento è quasi pronta. Il portale che servirà a inviare le comunicazioni è, infatti, praticamente ultimato e in fase di prova. La sperimentazione sarà completata tra gli ultimi giorni di luglio e agosto perché, dicono dall’Agenzia per l’efficienza energetica, «il sito dedicato alla trasmissione dei dati degli interventi ammessi alle detrazioni fiscali del 50% sarà online a settembre».
L’impatto
Non si tratta di una scadenza solo formale. L’adempimento in questione, infatti, è in vigore dal primo gennaio 2018. Finora, però, è stato impossibile inviare le comunicazioni, perché mancavano le istruzioni operative. L’attivazione del portale chiuderà questa fase transitoria, costringendo chi ha effettuato lavori nel corso dell’anno a correre ai ripari. Ancora dall’Enea, infatti, spiegano che «per gli interventi già ultimati il termine dei 90 giorni decorrerà dalla data di messa online». Ci saranno, cioè, tre mesi di tempo per fare la comunicazione, arrivando grossomodo a dicembre. I dettagli operativi, modulistica compresa, saranno definiti e pubblicati solo con l’apertura del sito. Anche se, rassicurano dall’Agenzia, «ne daremo comunicazione in modo che gli interessati abbiano tutto il tempo per l’espletamento delle pratiche».
Da il Sole 24 Ore.