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Legge di Bilancio e bonus in edilizia: alcune considerazioni

È disponibile la prima bozza della Legge di Bilancio 2021: un’analisi di ANFIT sui contenuti legati all’edilizia e ai relativi bonus.

La prima bozza della futura Legge di Bilancio, datata 14 Novembre, è in circolazione da alcuni giorni (clicca qui per scaricarla). Pur trattandosi di un documento ancora provvisorio, risulta importante evidenziare fin da subito gli aspetti più rilevanti in materia di edilizia, efficienza energetica e bonus fiscali.

Due sono le questioni di maggiore importanza e sono caratterizzate da giudizi differenti.

Da una parte, come già largamente anticipato in diverse comunicazioni ANFIT, gli articoli 12 e 13 del documento assicurano la conferma per tutto l’anno venturo dei bonus legati all’efficienza energetica, agli interventi in edilizia e alla sistemazione del verde, ovvero il prolungamento a tutto il 2021 dei bonus previsti per i seguenti interventi:

  • Riqualificazione energetica;
  • Ristrutturazione edilizia;
  • Acquisto di mobili e grandi elettrodomestici;
  • Recupero o restauro delle facciate esterne degli edifici;
  • Sistemazione a verde di aree scoperte private.

Tale indicazione è sicuramente apprezzabile, in quanto permette di evitare il balletto sulle detrazioni che negli ultimi anni ha accompagnato il mese di Dicembre, e viene incontro, seppur in maniera parziale, a quanto richiesto dalle associazioni di settore il mese scorso (clicca qui).

Dall’altra parte, questa prima bozza della Legge di Bilancio non menziona il Superbonus 110% e, quindi, ne lascia invariata la scadenza, attualmente prevista per il 31/12/2021. Ciò, da una parte è preoccupante, ma dall’altra può essere anche comprensibile. Il timore deriva dal fatto che, senza una stabilizzazione di tale strumento per un numero congruo di anni e in tempi abbastanza rapidi, si corre il rischio di strozzare sul nascere la misura. La scelta di non procedere in questa direzione attraverso la Legge di Bilancio è però comprensibile, in quanto lo stesso Ministro Patuanelli aveva indicato che la stabilizzazione sarebbe arrivata con un provvedimento collegato al Recovery Fund e non attraverso la Manovra 2021.

Ciò detto, è bene essere chiari: a prescindere dall’individuazione dello strumento legislativo più adatto, se non si procede in tempi rapidi con la stabilizzazione del Superbonus 110%, si avrà il completo fallimento di una delle misure più importanti per il rilancio economico del Paese. Infatti, il Superbonus, attivo in linea teorica dal Luglio 2020, ma realmente operativo dallo scorso Ottobre grazie allo sblocco della cessione del credito da parte dell’Agenzia delle Entrate, è un incentivo che si sviluppa in seguito a interventi e procedure tecnicamente e burocraticamente molto articolati e che richiede un orizzonte di programmazione importante. In assenza di stabilità in tal senso, il ricorso all’incentivazione e la relativa ricaduta economica positiva per il Pese saranno sostanzialmente azzoppate.

 

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