La sentenza 5722/2024 affronta il tema dell’impatto sul decoro architettonico di un condominio della trasformazione di finestre in portefinestre.
Gli interventi edilizi in ambito condominiale, per poter essere effettuati, devono ottenere l’ok da parte dell’assemblea condominiale e non contrastare con le varie legislazioni, comprese quelle in ambito di decoro architettonico.
Partendo da questi semplici presupposti, la Corte di Cassazione si è recentemente espressa in merito a questa tematica.
Nello specifico, la sentenza 5722/2024 (clicca qui per scaricarla) ha fornito indicazioni in merito alla seguente casistica: una assemblea condominiale ha approvato la realizzazione di interventi di trasformazione di finestre in portefinestre, ma tale atto è stato impugnato da parte di un condomino convinto che tale operazione avesse un impatto negativo in termini di decoro architettonico del condominio. A seguito di tale istanza, il tribunale ordinario ha annullato la delibera condominiale, dando ragione al ricorrente.
La sentenza ha quindi caratterizzato i vari aspetti che influiscono su queste tipologie di situazioni, tenendo conto di diversi aspetti.
Per prima cosa è stato chiarito come il giudizio debba tenere conto sia della tutela del decoro architettonico garantendo la dovuta uniformità, sia degli effetti dei precedenti interventi che hanno caratterizzato l’edificio, alterandolo rispetto alla configurazione iniziale.
Inoltre, è stato ravvisato come l’immobile sia caratterizzato da stile modesto, anche in relazione ai suddetti interventi già svolti che hanno comportato uno scadimento ulteriore.
È stato poi precisato che gli interventi non hanno avuto impatti in relazione alla statica e alla sicurezza dell’edificio.
Tenendo conto di questi aspetti, evidenziati tramite perizie, la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso in quanto le modifiche da finestra a portafinestra non sono state considerate lesive del decoro architettonico del condominio.