Ecobonus: bonifico in c/c in alternativa alla detrazione?

Ormai si sa, è stagione di Legge di Bilancio e di emendamenti. Dopo esserci occupati di quelli relativi al “Bonus Facciate” (vedi news), passiamo ad analizzare una misura che riguarda la modalità di fruizione dell’ Ecobonus.

L’obbiettivo è sempre quello alla base dell’ex “DL Crescita”, ovvero cercare di rendere il bonus più appetibile per il mercato dei privati, facendo così crescere i consumi interni e di conseguenza economia e lavoro.

La proposta è contenuta in un emendamento al disegno di Legge per la conversione del Decreto Fiscale e prevede che l’ammontare dell’incentivo venga versato dallo Stato in un conto corrente dedicato (intestato a colui cui spetta la detrazione), attraverso 10 rate annuali di pari importo. In caso di adozione di questa pratica, inoltre, è specificato che il credito in questione non contribuirebbe al calcolo del reddito imponibile.

Tale soluzione taglierebbe il nodo della capienza fiscale del soggetto e, a differenza dello sconto diretto in fattura, non comporterebbe oneri per le aziende che producono/rivendono beni e servizi legati alla riqualificazione energetica degli edifici, in quanto il credito sarebbe erogato direttamente dallo Stato al privato.

Nella sostanza, in questo modo si passerebbe da una detrazione ad una somma direttamente disponibile e ciò consentirebbe al cliente di poter richiedere con maggiore facilità un finanziamento bancario per finanziare il costo dell’intervento.

Si metterebbe così a disposizione dell’utente finale una nuova modalità di fruizione dell’ Ecobonus, che si affiancherebbe a quelle già esistenti.

Va precisato che quanto descritto potrà concretizzarsi solo nel caso in cui la proposta di modifica al Decreto Fisco venisse approvata.

Anche in questo caso, quindi, staremo a vedere come procederà l’iter parlamentare, sapendo che fino all’approvazione definitiva del Decreto, tutto può cambiare rapidamente.

Seguici su