Decreto anti-frodi: gli effetti sul comparto della cessione del credito derivanti dai bonus edilizi differenti dal Superbonus110%.
Non c’è pace nel mondo dei crediti fiscali da bonus edilizi. La bozza definitiva della Legge di Bilancio pareva aver risolto le questioni legate ai bonus differenti dal Superbonus attraverso la proroga triennale sia per gli incentivi, sia per gli strumenti di cessione del credito e sconto in fattura. Poco dopo, però, è arrivato il cosiddetto “Decreto anti-frodi” (ne abbiamo già parlato qui).
Questo documento (clicca qui per scaricare il DL) è stato sviluppato ed emanato con urgenza dal Governo in seguito ad alcune inchieste giornalistiche e alle dichiarazioni del Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini.
Il testo del DL 157/2021 è stato pubblicato in G.U. in data 11/11/2021 ed è entrato in vigore il giorno seguente. I contenuti maggiormente significativi al suo interno sono 3:
Questa modifica lampo alla disciplina della cessione del credito che si era strutturata nel corso dell’ultimo anno e mezzo ha comportato un effetto immediato: lo stop da parte dell’AdE della possibilità di trasmettere le comunicazioni in attesa di allineamento al nuovo DL anti-frodi. Dopo questa sospensione è poi seguita la riattivazione del portale, nel pomeriggio di ieri.
Nel frattempo, sempre l’Agenzia, ha pubblicato il provvedimento e il modello per la comunicazione delle opzioni (cessione o sconto in fattura) aggiornati in funzione del DL 157/2021 (clicca qui e qui per scaricarli) che modificano la disciplina introdotta dal Provvedimento AdE dell’8 Agosto 2020.
A questo punto la situazione è la seguente: un DL con applicazione istantanea ha modificato una disciplina di per sé già articolata, rendendola più grigia ed elaborata. Il tutto senza fornire il set completo degli strumenti necessari per poter applicare le nuove disposizioni (vedasi riferimento alla futura pubblicazione del Decreto del MTE e i contenuti del Visto di Conformità) e ammantando il tema con un ulteriore velo di incertezza dovuto alla conversione parlamentare (con possibili modifiche anche rilevanti) del DL stesso, che dovrà avvenire entro i prossimi 60 giorni. Infine resta in sospeso il tema dell’Asseverazione tecnica con analisi congruità prezzi: il Decreto Requisiti Ecobonus esclude vari interventi (tra cui la sostituzione dei serramenti) dall’applicazione di questo strumento, mentre le modifiche al DL Rilancio introdotte dal DL anti-frodi spingono nella direzione opposta. Urge quindi una chiara precisazione anche in questo senso.
Riassumendo in poche parole: il rischio concreto è che il DL anti-frodi porti alla paralisi del mercato.
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