Il recepimento della Direttiva (UE) 2018/844 ha riacceso i riflettori sul collegamento tra Ecobonus e posa in opera: ANFIT lo proponeva già un anno fa.
Il periodo non è sicuramente dei migliori. Tra eventi di formazione e fiere che saltano in Italia e in Europa, difficoltà per le aziende produttive e limitazioni varie, il coronavirus ha causato grosse problematiche a livello lavorativo per molti (oltre che di salute per alcuni).
D’altra parte bisogna sempre guardare al futuro con ottimismo, cercando di prevedere come si evolveranno le cose, in maniera da essere pronti nel momento in cui la novità passa da essere un’idea a una realtà.
A riguardo vogliamo riprendere un articolo pubblicato in questo spazio circa un anno fa (6 Marzo 2019), dal titolo: “Incentivi e norma UNI 11673: una possibile correlazione”.
La pubblicazione faceva un riassunto del percorso evolutivo degli incentivi fiscali in edilizia, con particolare riferimento al settore dei serramenti e all’Ecobonus, ed evidenziava una problematica fondamentale: la parziale inefficacia del sistema vigente. Infatti si sottolineava come l’Ecobonus, nato per migliorare le (pessime) performance energetiche del parco edilizio italiano (oltre che per dare una spinta al comparto delle costruzioni, inchiodato dal 2008), non avesse garantito il raggiungimento di tale obbiettivo, nonostante la grande quantità di fondi erogati.
Dopo aver individuato la problematica, il testo passava ad analizzarne l’origine, attribuendola prevalentemente al fatto che il sistema di incentivazione facesse riferimento solo alle caratteristiche di prodotto e non a quelle della posa in opera. L’analisi proseguiva evidenziando come, soprattutto in relazione ai serramenti, un approccio del genere non potesse essere pienamente efficacie, in ragione del fatto che una cattiva posa può inficiare completamente le prestazioni energetiche (e non solo) di una finestra.
Partendo da questo presupposto, in quell’articolo veniva avanzata una proposta: inserire un vincolo all’erogazione dell’Ecobonus (almeno in relazione ai serramenti) che tenesse conto della posa in opera.
ANFIT aveva da tempo puntato su questo tema, cercando di sensibilizzare l’intero settore. Proprio in ragione di ciò l’anno precedente (2018) era nato il progetto Marchio Posa Qualità che oltre ad ANFIT aveva visto coinvolte le realtà più rappresentative della filiera, e che tutt’ora viene portato avanti con convinzione.
Nel Marzo del 2019 non era possibile dare un’indicazione precisa di quale dovesse essere precisamente questo vincolo, ma si indicavano come riferimenti ipotetici la UNI 11673-1 e le future UNI 11673 parti 2 e 3, che sarebbero poi state pubblicate da UNI 6 mesi dopo.
Passiamo all’oggi: tale indicazione è stata sostanzialmente raccolta dalla bozza di Decreto di recepimento della Direttiva 2018/844 (vedi news). Il testo è ancora in fase di sviluppo e non ha raccolto solo consensi, ma ha ripreso lo spirito della proposta formulata da ANFIT un anno fa: tenere conto in sede di erogazione dell’Ecobonus del contributo fondamentale svolto dalla posa in opera.
Come sempre le conclusioni si trarranno alla fine, ma la possibilità che l’idea di un anno fa oggi possa concretizzarsi a livello di legislazione italiana, non può che far piacere.
Tutto questo per dire: nonostante le difficoltà contingenti, guardiamo al futuro con ottimismo perché l’idea di oggi, se buona, potrà diventare la realtà di domani.
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