Il 23 Gennaio 2025 è arrivato in Gazzetta Ufficiale il Decreto 26/2025 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (clicca qui per scaricarlo) che ha comportato l’adozione dell’ Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica per l’anno 2025 e per il triennio 2025-2027 (clicca qui per scaricarlo).
Un Atto di indirizzo è un provvedimento che individua le priorità politiche da realizzare nell’arco di tempo indicato e costituisce il presupposto per la successiva direttiva ministeriale sull’attività amministrativa del Ministero.
Il documento si sviluppa in relazione a 7 priorità politiche:
- Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e Piano nazionale integrato per l’energia e il Clima;
- Sicurezza energetica, decarbonizzazione, sostenibilità e prevenzione dell’inquinamento atmosferico;
- Economia circolare;
- Tutela della biodiversità e degli ecosistemi terrestri, costieri e marini;
- Prevenzione e mitigazione del dissesto idrogeologico, difesa del suolo, tutela della risorsa idrica e risanamento ambientale;
- Azioni internazionali per la decarbonizzazione, la transizione energetica, ecologica e per lo sviluppo sostenibile;
- Efficienza amministrativa, transizione burocratica ed educazione ambientale.
Tra queste la seconda è quella che risulta di maggiore interesse per il settore, in quanto tratta l’ambito dell’efficienza energetica in edilizia.
In particolare vengono individuate una serie di azioni prioritarie per raggiungere gli obbiettivi di riduzione dei consumi di energia, quali:
- la prosecuzione dell’istruttoria per il recepimento della direttiva (UE) 2023/1791 del 13 settembre 2023 sull’efficienza energetica (EED) e dell’istruttoria per il recepimento della direttiva (UE) 2024/1275 sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD);
- l’attività propedeutica all’attuazione, in collaborazione con il MEF, della riforma delle detrazioni fiscali, definendo un unico e semplice meccanismo per la riqualificazione energetica degli edifici del settore residenziale civile;
- la conclusione del processo di riforma del meccanismo di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 16 febbraio 2016 (c.d. Conto Termico), prevedendo, tra l’altro, l’ampliamento della platea dei beneficiari degli interventi tra cui le comunità di energia rinnovabili nonché le configurazioni di autoconsumo collettivo……;
- la conclusione del processo di semplificazione delle procedure di accesso ai “Certificati bianchi”, la definizione di nuovi obiettivi in linea con il PNIEC per il meccanismo, e l’aggiornamento delle regole di funzionamento dello stesso, garantendo un equilibrio tra domanda e offerta sul mercato al fine di evitare il rischio di eccessiva onerosità;
- la definizione di nuove misure per la promozione dell’efficienza energetica degli edifici della pubblica amministrazione, ivi incluso il potenziamento e l’accelerazione del “Programma per la Riqualificazione Energetica degli edifici della Pubblica Amministrazione Centrale”;
- la conclusione del processo di definizione di un meccanismo di accesso competitivo agli incentivi per interventi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili di grandi dimensioni;
- la promozione e diffusione di politiche di mobilità sostenibile finalizzate alla riduzione del traffico veicolare privato, allo switch modale di passeggeri e merci, all’incentivazione all’uso del trasporto collettivo, alla diffusione dei mezzi di trasporto a basse e a zero emissioni, al sostegno della mobilità ciclistica ed allo sviluppo delle attività di mobility management.
In sostanza, quindi, l’ atto di indirizzo MASE si pone come obiettivi prioritari per il triennio 2025-2027 una serie di azioni fortemente richieste dal mondo dell’efficienza energetica in edilizia: lo sviluppo del Decreto di recepimento della Direttiva EU EPBD IV, la ridefinizione e semplificazione dei meccanismi di detrazione fiscale, la conclusione della procedura di aggiornamento del Conto Termico con l’avvento della versione 3.0 e la definizione di nuove misure volte a incentivare la riqualificazione energetica degli edifici della Pubblica Amministrazione.
Tutto ciò è estremamente positivo, resta da scoprire come (e se) queste buone intenzioni si tradurranno in concreto.