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Pubblicata la versione 2024 del rapporto ENEA-CTI sulla certificazione energetica degli edifici

Analizziamo i più importanti contenuti del rapporto 2024 e gli aspetti che investono in maniera più diretta il settore dei serramenti.

Gli ultimi mesi dell’anno sono sempre caratterizzati dalla pubblicazione di una serie di documenti tecnici da parte di ENEA. Nel presente articolo andiamo a caratterizzare il cd. Rapporto annuale sulla certificazione energetica degli edifici, elaborato in collaborazione con il CTI, Comitato Termotecnico Italiano (clicca qui per consultarlo).

La versione 2024 rappresenta la quinta edizione del testo e si basa sui dati contenuti negli Attestati di Prestazione Energetica (APE) raccolti nel SIAPE, ossia nel sistema nazionale di raccolta degli APE.

Le considerazioni che seguiranno, quindi, non sono basate sull’analisi del comportamento di tutti gli edifici presenti nel Paese, ma solo di quelli che durante l’anno sono stati oggetto di APE. Nel 2024 in tale banca dati sono affluiti 1,1 milioni di documenti, di cui l’87,7% relativi a unità immobiliari appartenenti al settore residenziale e il 12,3% al non residenziale.

Il testo fornisce moltissime informazioni, ma facendo una estrema sintesi emerge un trend complessivamente positivo in relazione all’andamento delle classi energetiche degli APE raccolti dal sistema. Nello specifico emerge che, per la prima volta, l’incidenza delle due classi energetiche meno performanti (F e G) scendono sotto il 50% del totale, precisamente al 46,6%, calando di circa 6,5 punti rispetto ai dati contenuti nella versione precedente del rapporto.

Andamento classi energetiche rapporto ENEA-CTI 2024
Questo aspetto fortemente positivo deve però essere contestualizzato tendo conto di almeno un paio di aspetti:

  • I dati presi in esame sono caratterizzati da provenienza geografica molto variegata: più del 50% provengono da Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Lazio. Ciò comporta che i dati raccolti siano più rappresentativi della situazione immobiliare tipica di alcuni territori rispetto ad altri;
  • Gli APE sulla base dei quali si sviluppa l’analisi vengono generati, in larga misura, in relazione a procedure di compravendita/locazione e di ristrutturazione degli immobili. La logica porta quindi a pensare che il dato raccolto non possa essere rappresentativo del parco immobiliare nel suo complesso, ma di quella sua porzione di immobili più prestazionale.

Chiarito e contestualizzato il trend generale, mettiamo in evidenza un secondo aspetto legato agli interventi migliorativi raccomandati.

Le Linee Guida del D.M. 26/06/2015, infatti, richiedono che gli APE includano le raccomandazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobili, scegliendo almeno una proposta di intervento tra una serie di categorie tenendo conto di vari criteri, tra cui la convenienza economica.

Nella versione 2024 del report, prendendo in analisi gli edifici residenziali, risulta che gli interventi sull’involucro trasparente, ossia sui serramenti, siano indicati come raccomandati per migliorare l’efficientamento energetico dell’unità nel 26,1% dei casi.

Inoltre, confrontando i dati contenuti in questa versione del report (necessariamente raccolti nel 2023) con quelli della versione precedente (dati 2022) emerge che la scelta di indicare l’involucro trasparente come oggetto degli interventi migliorativi più efficaci è aumentata di più del 5%.

Concludendo, quindi, il trend relativo alle classi energetiche è sicuramente positivo e dall’analisi del rapporto emerge anche come i tecnici indichino con decisione di intervenire sui serramenti per migliorare il comportamento energetico dell’unità immobiliare.

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