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Serramenti, finestre e infissi sono la stessa cosa? Fare chiarezza è d’obbligo anche perché sono tanti gli italiani che hanno beneficiato – o intendono farlo – dei bonus edilizi riconfermati e prorogati dal governo.
Tra questi vi è per l’appunto il cosiddetto “bonus infissi” o “bonus finestre”, ovvero la detrazione fino al 65% della spesa per chi sostituisce i vecchi serramenti con modelli che garantiscano l’efficientamento energetico.
La continua evoluzione legislativa in materia, tra decreti attuativi, emendamenti e proroghe, può creare una certa confusione tra coloro che, non essendo del settore, non conoscono la terminologia tecnica alle volte fondamentale per ottenere le agevolazioni fiscali.
Per questa ragione l’ANFIT – Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy – ha pubblicato una guida in cui fa chiarezza sui termini corretti del comparto dei serramenti. Ciò per avere un quadro generale e comprendere le indicazioni legislative in materia.
Bonus infissi, finestre e serramenti: la terminologia corretta
Non è raro che i committenti dei lavori e, alcune volte, gli addetti stessi, facciano confusione tra terminologie che possono sembrare sinonimi e che, invece, hanno delle differenze. Errori o sviste che non sono passati inosservati all’ANFIT e che meritano una trattazione approfondita. Da qui l’esigenza di redigere una vademecun con terminologia e significati corretti.
Infissi, serramenti, chiusure trasparenti e altri termini ancora, fanno riferimento a differenti definizioni da usare con attenzione, soprattutto nel momento della compilazione di documenti e dichiarazioni.
L’ANFIT evidenzia come la Legge 296/2006 faccia riferimento a “finestre comprensive di infissi” nell’ambito dell’Ecobonus; mentre il DL 63/2013, art. 14, sempre contestualmente all’Ecobonus, si riferisce a “interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi”.
E Ancora, il DM 26 giugno 2015 prende come riferimento le “chiusure tecniche trasparenti e opache e dei cassonetti, comprensivi degli infissi”.
I più recenti DM 6 agosto 2020 e DM 14 febbraio 2022 parlano di chiusure tecniche trasparenti comprensivi degli infissi.
Quali sono le definizioni corrette
Ecco le definizioni corrette secondo l’Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy:
- infissi, cioè l’elemento rigido e ancorato alla parete su agganciare pannelli, ante e vetrate (in alternativa può essere usato il termine “telaio”);
- serramenti, se l’infisso è la parte fissa, il serramento è la parte mobile e quindi apribile;
- finestra, il termine usato più comunemente e spesso impropriamente. Le finestre hanno lo stesso significato di
“serramento” e non si devono confondere con gli infissi, cioè i telati.
I bonus in vigore per sostituire infissi e serramenti
La terminologia appena specificata serve anche a comprendere in quali casi si ha diritto ai bonus attualmente disponibili.
Chi procede alla sostituzione degli infissi in appartamento può optare per il bonus per la riqualificazione energetica o Ecobonus e il bonus Ristrutturazioni edilizie.
Requisito indispensabile è che infissi e serramenti migliorano le prestazioni energetiche dell’immobile, quindi l’efficienza termica.
Il termine per beneficiare dell’Ecobonus, salvo proroghe ulteriori, è il 31 dicembre 2024, e prevede una detrazione fiscale dal 50 al 65% per chi sostituire o modifica (si badi bene, è esclusa la prima installazione) infissi, porte, tende da sole, tapparelle e persiane, entro il limite di spesa di 60.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Per quanto riguarda, invece, il bonus ristrutturazioni l’agevolazione fiscale del 50% spetta a condizione che vengano eseguiti lavori di manutenzione straordinaria, ristrutturazioni edilizie, restauro e risanamento conservativo. In tal caso il tetto di spesa massimo consentito è 96.000 euro.