Hanno parlato al Governo con una voce sola le associazioni e federazioni coinvolte dall’abolizione delle sconto in fattura anche al di fuori degli interventi edilizi e cioè Aires, Anfit, Angaisa, Anima, Aqua Italia, Assites, Assoclima, Assotermica, FederlegnoArredo (Assotende ed EdilegnoArredo), Finco e Unicmi.
Insieme hanno presentato a Governo e Parlamento le urgenti richieste delle rispettive categorie in materia di bonus edilizi, in occasione di una conferenza stampa che si è tenuta il 15 marzo a Roma, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati.
L’improvviso ed ennesimo cambio in corsa delle regole di applicazione del Superbonus abbia finito per fagocitare anche i cosiddetti bonus minori, quali ecobonus e bonus casa, i cui impatti sulle casse dello Stato sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli del 110%.
Le nostre richieste sono poche, ma ben definite e volte a conciliare le più che legittime esigenze del Governo di mantenere in ordine i conti dello Stato, con i patti in tema di fisco che lo stesso Governo stringe con i cittadini. Chiediamo pertanto che
Mantenere lo sconto in fattura per tutti gli interventi ordinati prima dell’entrata in vigore del Decreto. Si tratta, infatti, di commesse spesso su misura per le quali le aziende si sono già esposte verso fornitori o addirittura avevano già avviata o conclusa la produzione e che ora si vedono bloccate.
Siamo certi che Governo e Parlamento non vorranno privarsi di ascoltare chi può offrire un contributo che si forma sul campo e che dovrebbe essere alla base di ogni intervento normativo”.