I commenti di Marco Rossi, nella doppia veste di vicepresidente Anfit e produttore di infissi, titolare di Risposta Serramenti, alla luce di una disanima puntuale del Prezzario più noto d’Italia
Il Prezzario DEI versione 1.o semestre 2022? Affatto male. Ha fatto molti progressi rispetto all’edizione del febbraio 2021 ma parecchio resta da fare per allinearlo ai valori e alle condizioni del mercato. È questo, in sintesi, il giudizio di Marco Rossi, nella duplice veste di vicepresidente dell’associazione Anfit e di serramentista, titolare di Risposta Serramenti. Il prezzario, come noto, con il Decreto Costi massimi è diventato punto di riferimento di legge, dopo i prezzari di Regioni e Camere di commercio, anche per i lavori da Ecobonus, Bonus casa, Bonus Facciate, oltre che per il Superbonus.
Focus sul Prezzario DEI
Marco Rossi
Dell’evoluzione del prezzario più noto e più venduto d’Italia parliamo con Marco Rossi alla luce di una disanima dell’edizione del 1° Semestre pubblicata qui. Il serramentista conosce molto bene il volume visto che da quasi due anni tallona la direzione del DEI a tutela degli associati Anfit e del settore, produttori e rivenditori. L’attacco è chiaro.
Rossi: “Occorre riconoscere che grazie all’azione delle associazioni, Anfit in prima linea, il prezzario DEI sta colmando parecchi vuoti informativi rispetto all’edizione del febbraio 2021 e si sta allineando ai parametri di mercato”.
In effetti, commento nostro, adagio adagio, molti prezzi delle opere sono stati ritoccati all’insù. Nel corso del tempo, sono state introdotte categorie non presenti in precedenza, vedi i serramenti in alluminio-legno e le persiane in alluminio, se ricordiamo bene, e ora le pergole bioclimatiche.
Eliminati vetri utilissimi
Rossi: “Sì, questo è vero per il passato. Nella prima edizione di quest’anno però ci sono anche aspetti che non si comprendono. Il più eclatante è l’eliminazione dei vetri selettivi. Sono prodotti che aiutano a risparmiare sulle spese di raffrescamento. Un aspetto spesso dimenticato è che in Italia si spende di più per il condizionamento che per il riscaldamento”.
GF: “Quindi occorrerà aspettare l’edizione del 2. Semestre in autunno…”
Rossi: “Lo spero vivamente. La Direzione del DEI ha detto che ha l’intenzione di pubblicare un foglio di aggiornamento a parte per le revisioni e gli errata corrige.”
Prezzi in aumento ma…
GF: “Mi pare che i prezzi riportati nel DEI siano in aumento?”
Rossi: “Sì, certamente per i serramenti in pvc. Abbiamo allineato i prezzi del pvc con i dati di Enea e dei ministeri giostrando tra i prezzi dell’Allegato I e quelli dell’Allegato A del Decreto Costi massimi. Noi come Associazione abbiamo lavorato a più mani per ristabilire delle quotazioni eque per produttori e rivenditori…”
GF: “Siete intervenuti da soli?”
Rossi: “Abbiamo tentato più volte di lavorare assieme ad altre associazioni ma non ci siamo riusciti. Altri hanno preferito lavorare da soli…”
Tapparelle, scuri e persiane: così non va
GF: “Un giudizio sui prezzi dell’Allegato A?”
Rossi: “Vanno benino quando c’è una finestra con tapparella. Già se ci mettiamo una persiana o un frangisole al posto della tapparella non vanno più bene..”
GF: “In effetti ci sono diverse centinaia di euro di differenza. Sarebbe possibile in un futuro decreto separare le tapparelle da una parte e scuri e persiane dall’altra?”
Rossi: “Lo spero, lavoreremo per questo. Nessuno ci sta dentro nei prezzi dell’Allegato A se si tiene conto dei prezzi di scuri e persiane e questa problematica unisce i settori del legno, dell’alluminio e del pvc”.
Posa e trasporti nel Prezzario DEI
GF: “Come vedi la posa in opera nei prezzari?”
Rossi: “C’è molto da dire. Ieri una posa costava 5-600 euro a giornata per una squadra di due posatori. Oggi si parla del doppio. C’è una domanda fortissima e quindi le quotazioni salgono.
GF: “Ritieni utile avere quotazioni differenziate per i posatori qualificati EQF2, EQF3 e EQF4 e i posatori normali?
Rossi: “Sarebbe molto utile una distinzione tra posa normale e posa qualificata”
GF: “Come vedi, nel DEI, l’attuale inclusione del trasporto all’interno del prezzo dei serramenti?
Rossi: “La trovo ridicola. Il trasporto nelle grandi città è un dramma e andrebbe adeguatamente considerato”.
Doppio controllo costoso
GF: “Come vedi il doppio controllo previsto dal Decreto Costi massimi?
Rossi: “Il raffronto tra fatturazione, Allegato A e prezzari per la individuazione del valore minimo come vuole il Decreto Costi massimi rappresenta un costo aggiuntivo che ci penalizza. Il doppio controllo è diventato un lavoro extra che aggrava i costi.
GF: “Ma non era meglio prima con l’Ecobonus di qualche anno fa? Allora i prezzi li decideva l’accanita concorrenza tra produttori e rivenditori da una parte e i clienti finali in contrapposizione dall’altra. Il mercato si autoregolava da solo come dimostrano 15 anni di storia delle detrazioni di Enea…”
Leggi che cambiano continuamente
Rossi: “I prezzi di Stato per i serramenti e le altre opere edili non hanno senso. Infatti, i prezzi a Bolzano sono ben diversi da quelli a Siracusa. Lo sanno tutti. Ma poi c’è un altro aspetto che grava come un macigno sulla categoria…
GF: ”Quale?”
Rossi: “Oggi gli artigiani soffrono tantissimo perché vendere oggi significa essere strutturati per affrontare gli impegni e gli oneri che richiedono la cessione del credito e lo sconto in fattura e pochissimi sono in grado di organizzarsi in merito. Inoltre, le banche sono bloccate dal continuo cambiamento di normativa. Il Superbonus è variato 7 volte in due anni. La cessione del credito pure è cambiata ogni mese. Le aziende hanno bisogno di certezze sulla base di regole chiare. Non possiamo cambiare le regole 7 volte in due anni. Il che è uno scandalo. Comunque, sono fiducioso che la partita a scacchi tra mondo industriale, artigiani, banche, e il Governo si risolverà positivamente”.
a cura di Ennio Braicovich