Pur ribadendo il loro sostegno al Governo per le misure innovative introdotte come il Superbonus 110%, grazie a cui il patrimonio edilizio italiano potrà avere una forte riqualificazione e confermare la qualità dei prodotti e del mercato delle costruzioni Made in Italy, tuttavia le Associazioni concordano che “a causa dell’emergenza Covid-19, il Superbonus rischia un avvio lento e tormentato, mentre Ecobonus, Bonus facciate e Bonus casa rischiano una rapida frenata”. Infatti, la nuova ondata di contagi sta in parte rallentando – se non addirittura frenando – le decisioni verso una riqualificazione delle abitazioni provate e dei condomini.
“Programmare da subito un arco temporale ampio per la fruibilità dei Bonus edilizi, sostenuto da una quota di risorse del Recovery Fund, significherebbe”, precisano le Associazioni, “fornire certezze e programmazione strategica a tutte le attività e la concreta affermazione degli intenti del Governo in termini di green economy”. Un appello al Governo, che comunque si è dimostrato attento a questi temi in ottica green e di sostenibilità ambientale, soprattutto per le future generazioni.
“Il Superbonus del 110%, insieme al Bonus facciate del 90%, all’Ecobonus (50-65%) e al Bonus casa (50%) sono un combinato virtuoso imprescindibile che rappresenta una lungimirante peculiarità italiana in grado di tradurre in fatti concreti il principio della green economy e la strategia di contenimento del global warming attraverso una massiccia riqualificazione energetica di un patrimonio immobiliare in grande quota antico ed energivoro”, concludono le Associazioni.