Oggi a Villa Pamphilj audizione della Federazione delle Industrie per le Costruzioni che illustra le proposte di emendamento al Decreto “Rilancio” o candidabili in sede di Decreto “Semplificazione”.
Finco sotto i riflettori oggi a Villa Doria Pamphlj a Roma dove si stanno tenendo gli Stati generali dell’Economia organizzati dal Governo. La Federazione, rappresentata dalla presidente Carla Tomasi (a sinistra nella foto in alto) e dal direttore Angelo Artale (nella foto sotto), come anticipato, ha proposto le proprie osservazioni e quelle delle associazioni federate.
I temi rilanciati da Finco sono oggetto di emendamento al Decreto “Rilancio” o candidabili in sede di Decreto “Semplificazione”. L’elenco non è breve: Bonus Verde, Teleriscaldamento, Serramenti e schermature solari, Ecobonus 110% , congruità delle spese in relazione agli interventi agevolati e costi di capitolato, Certificati bianchi (Proposta di emendamento all’articolo 41 del Decreto “Rilancio”), Manutenzione delle infrastrutture e sostegno al settore siderurgico, Settore dei beni culturali (Autonomia rispetto al Codice degli Appalti), La manutenzione “Per un’Italia più bella e più sicura”.
Per quanto riguarda i serramenti e le schermature solari, Finco constatata la flebilissima domanda di sostituzione serramenti e schermature solari da parte delle famiglie italiane, per le ovvie implicazioni sanitarie ed economiche derivanti dalla pandemia Covid19, ritiene indispensabile un emendamento che possa rendere sostenibili ed appetibili da parte dei consumatori anche i singoli interventi (ovvero quelli che in massima percentuale dal 2007 ad oggi hanno permesso un grande risparmio energetico al Paese) attualmente esclusi dall’articolato del “superbonus”.
Le proposte della Federazione da introdurre durante l’iter di conversione in Legge del DL 34/2020 sono le seguenti:
Per senso di responsabilità nei confronti del Bilancio dello Stato, per motivazioni di equità (massimo accesso al provvedimento da parte delle famiglie italiane e conseguentemente lavoro per il numero più ampio possibile di PMI) e affinché le modifiche proposte non producano maggiore spesa erariale, la proposta limita la sostituzione di serramenti che accederanno alle detrazioni del 70%, ad un valore massimo di detrazione per ciascuna unità immobiliare abbassato a 30.000 euro in luogo dell’attuale tetto di spesa fissato in 60.000 euro.
In virtù della forte agevolazione fiscale messa a disposizione dal decreto (che, pur nei limiti dei massimali previsti, viene fissata al 110% dell’importo dei lavori) è evidente, e condivisibile, che la ratio ispiratrice del disposto sia quella di scongiurare e prevenire comportamenti opportunistici volti ad approfittare dei benefici fiscali, attraverso l’indebita maggiorazione delle voci di costo.
A tal proposito va però tenuto in considerazione che, specie negli interventi complessi, vi sono costi di capitolato (quali ad esempio costi di noleggio delle attrezzature, manodopera, costi per le prestazioni intellettuali di tecnici e professionisti) per i quali non esistono univoci riferimenti di mercato ma ne esistono molteplici e talvolta, specie su base territoriale (vedi prezziari delle Camere di Commercio, Industria e Artigianato provinciali), anche molto diversi tra loro.
In assenza dunque:
diventa impossibile, per il professionista, incaricato del rilascio dell’attestazione – di cui alle lettere a) e b) del comma 13 del Decreto “Rilancio” – assumersi consapevolmente le responsabilità ed i rischi del caso.
L’indefinitezza di quanto sopra impedisce già di per sé la strutturazione delle polizze assicurative previste dal comma 14. Bene sarebbe riferirsi ad un prezzario unico nazionale come quello realizzato dalla Casa Editrice DEI.
E’ solo il caso di ricordare che di Finco fanno parte Acmi, Anfit, Assites e Unicmi e che la proposta per i serramenti e le schermature solari rieccheggia quella rilanciata da un largo fronte associativo del mondo del serramento qualche giorno fa.
a cura di Ennio Braicovich