Dalla protesta alla proposta da parte delle principali Associazioni italiane del settore prodotti e impianti per la riqualificazione energetica, di un emendamento all’art. 119 (che introduce l’innalzamento al 110% dell’eco bonus) già pronto per essere recepito in fase di conversione in legge del Dl Rilancio.
Emendamento così articolato:
” Dopo il comma 2 inserire il seguente:
2-bis. La detrazione di cui all’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n°63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n.90, per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1°luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, relative agli interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e schermature solari, si applica nella misura del 70 per cento, fino ad un valore massimo della detrazione di 30.000 euro, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.”
motivazione proposte presentate
Come accennato in apertura la proposta di emendamento nasce dalla comune presa d’atto delle principali Associazioni italiane del settore prodotti e impianti per la riqualificazione energetica che:
“…il Decreto legge n.34/2020 “Rilancio”, che contiene agli articoli 119 e 121 il Super ecobonus 110% e la disciplina della cessione del credito, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Constatata la flebilissima domanda di cambiare serramenti e schermature da parte delle famiglie italiane (ancora impaurite dalle implicazioni sanitarie ed economiche derivanti dalla pandemia Covid19), le Associazioni propongono al Governo e al Parlamento un emendamento, che se sarà accolto, renderà sostenibili e appetibili da parte dei consumatori anche i singoli interventi (ovvero quelli che in massima percentuale dal 2007 ad oggi avevano permesso un grande risparmio energetico al paese, attualmente esclusi dall’articolato del superbonus) compreso le sostituzioni di serramenti e di schermature solari.
Le proposte che saranno inviate, in un unico emendamento, al Governo e al Parlamento per essere introdotte durante l’iter di conversione in Legge del DL 34/2020 sono queste:
- Aumento al 70% dell’aliquota di detrazione prevista per i singoli interventi di sostituzione di infissi o schermature solari in luogo dell’attuale 50% dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
- Abbassamento a 5 annualità del recupero del credito anche per i singoli interventi in luogo delle 10 previste, equiparando la normativa a quanto previsto per gli interventi di riqualificazione complessiva inseriti nel superbonus del 110%. Cinque annualità sia nel caso di recupero fiscale diretto da parte del committente dell’intervento, sia da parte di soggetti terzi, in caso di cessione del credito o di sconto in fattura.
Per senso di responsabilità nei confronti del Bilancio dello Stato, per motivazioni di equità (massimo accesso al provvedimento da parte delle famiglie italiane e conseguentemente lavoro per il numero più ampio possibile di PMI) e affinché le modifiche proposte non producano maggiore spesa erariale l’intero sistema industriale italiano del settore dei prodotti e degli impianti per la riqualificazione energetica propone che per gli interventi di sostituzione di serramenti che accederanno alle detrazioni del 70%, il valore massimo di detrazione per ciascuna unità immobiliare sia abbassato a 30.000 euro in luogo dell’attuale tetto di spesa fissato in 60.000 euro.
Confidando che Governo e Parlamento accolgano queste proposte volte ad assicurare lavoro in tempi brevi anche a migliaia di PMI, scongiurando la loro sofferenza economica e il rischio di licenziamenti, le Associazioni terranno costantemente informati i propri Soci e gli operatori di mercato sui prossimi sviluppi.”
Firmatarie della proposta le associazioni: ACMI, ANACI, ANFIT, APPS/ FederlegnoArredo, ASSITES, Assofrigoristi, Assotende/ FederlegnoArredo, Assovetro, CNA produzione, Consorzio LegnoLegno, Edilegnoarredo/ FederlegnoArredo, fiper, FISA, PILE, PVC Forum Italia, FINCO, UNICMI
unitario, dettaglio, oggettivo
Proposta di emendamento al quale ci associamo che ha gli indiscutibili pregi di essere: unitario, dettagliato e oggettivo.
Proposta di emendamento che è sperabile venga fatta propria direttamente dal Governo attraverso le Commissioni competenti sfuggendo così al “pantano” della moltiplicazione di richieste di modifica agli oltre 240 articoli contenuti nel testo del Dl Rilancio.
Proposte legittime, anche se tra loro spesso contrapposte, che se “portate” in Parlamento rischiano però di appesantire ulteriormente l’iter della conversione al punto da spingere per questioni di tempo il Governo a porre la fiducia (come è già accaduto 18 volte in pochi mesi, l’ultima ieri alla Camera per la conversione del Dl imprese)