Abrogazione dello sconto in fattura: favorevoli quasi tutte le associazioni

E’ stato quasi un coro, quello ascoltato oggi al MiSE, a favore dell’abrogazione dello sconto in fattura. Nel corso dell’incontro promosso dal MiSE per discutere degli effetti dell’articolo 10 le associazioni dell’artigianato, CNA in testa, e del commercio si sono espresse in modo inequivocabile ed unitario per l’abrogazione dello sconto in fattura.

Al Ministero la CNA, che per prima aveva contestato in modo deciso l’art. 10 prevedendone i nefasti effetti per il mondo delle piccole imprese, ha ribadito con forza e chiarezza tutte le sue critiche ad un provvedimento sbagliato, che ha favorito solo i grandi operatori dell’energia e che ha sostanzialmente bloccato il mercato chiedendo con forza l’abrogazione della norma ricordando che per ottenere l’abrogazione dell’art. 10 sono stati presentati da decine di imprese associate ricorsi all’Antitrust, alla Commissione Europea ed al TAR, che tra l’altro, si dovrebbe esprimere a breve nel merito, ricorsi il cui iter non si fermerà di certo di fronte a decisioni che non comportino, in modo prioritario, la cancellazione dello sconto in fattura.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche le posizioni delle altre associazioni artigiane, del commercio, di FINCO (UNICMI, Assites, Anfit) e di pezzi di Confindustria (Federlegno/Arredo).

“Di fronte ad un pronunciamento delle associazioni di categoria così chiaro e netto – ha affermato Guido Pesaro, Responsabile Nazionale CNA Installazione Impianti – è del tutto evidente che non si può far finta di nulla, si debba essere conseguenti ed inserire l’abrogazione dello sconto in fattura nella Legge di Stabilità. Soluzioni diverse, confuse e pasticciate non esistono e, soprattutto, non sarebbero comprese da quelle decine di migliaia di artigiani e di piccoli imprenditori oggi in grave difficoltà per gli effetti distorsivi della concorrenza che l’art. 10 ha prodotto. Occorre fare presto – ha proseguito Pesaro – e dare un segnale forte affinché il mercato, ora fermo, riparta e le imprese riprendano fiducia”.