19/06/2019 – Si delinea sempre più lo sconto alternativo all’Ecobonus e al Sismabonus, previsto dal disegno di legge “Crescita”. Grazie ad un emendamento approvato, sarà consentita la cessione del credito corrispondente alla detrazione, non espressamente menzionata dal testo del ddl.
Sconto al posto di Ecobonus e Sismabonus
Con l’obiettivo di incentivare maggiormente la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza antisismica e riqualificazione energetica, il ddl “Crescita” prevede che il soggetto che effettuerà gli interventi di messa in sicurezza dal rischio sismico e di efficientamento energetico possa ricevere un contributo, anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante.
Il contributo sarà recuperato dal fornitore sotto forma di credito d’imposta, di pari ammontare, da utilizzare esclusivamente in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo, senza l’applicazione dei limiti di compensabilità.
Sconto al posto di Ecobonus e Sismabonus e cessione del credito
L’emendamento approvato riconosce al fornitore che ha effettuato gli interventi la facoltà di cedere il credito d’imposta ai propri fornitori di beni e servizi, con esclusione della possibilità di ulteriori cessioni da parte di questi ultimi. Non è invece consentita la cessione ad istituti di credito e ad intermediari finanziari.
Con questa disposizione, la norma che consente lo sconto immediato, alternativo alle detrazioni fiscali, si allinea alla normativa sull’Ecobonus e sul Sismabonus.
L’impresa che effettua gli interventi di riqualificazione energetica o messa in sicurezza antisismica, offrendo lo sconto immediato, diventa infatti titolare della detrazione fiscale, al pari del proprietario dell’immobile che usufruisce dell’Ecobonus o del Sismabonus per i lavori effettuati.
Come titolare della detrazione, l’impresa può quindi cederla ad altri soggetti, secondo le regole vigenti sulla cessione del credito corrispondente all’Ecobonus e al Sismabonus.
Sconto alternativo a Ecobonus e Sismabonus, operatori scettici
La possibilità di praticare uno sconto immediato in cambio della detrazione fiscale, così come inizialmente strutturata, non è stata accolta con entusiasmo dagli operatori del settore, che l’hanno subito considerata penalizzante per le Pmi.
Rete Irene, che raggruppa una pluralità di imprese attive nel settore della riqualificazione energetica degli edifici, ha segnalato all’Antitrust un possibile effetto di distorsione della concorrenza e ha chiesto l’abrogazione della disposizione o, in alternativa, una modifica per concedere la cessione del credito oltre al suo utilizzo in compensazione.
Richieste simili sono arrivate anche dalle Associazioni del sistema industriale italiano dei serramenti (Anfit, CNA, Confartigianato, LegnoLegno, EdilegnoArredo, PVC Forum Italia e UNICMI) e da Caseitaly – format innovativo che promuove il settore dell’involucro edilizio, fondato da ACMI, ANFIT, ASSITES, PILE con il supporto di FINCO.
L’emendamento approvato sembra quindi andare incontro alle istanze delle imprese del settore. Resta da capire se i contenuti saranno confermati durante l’esame in Aula e durante il successivo passaggio in Senato.